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Riqualificazione del Polo Culturale delle Orfane a Mondovì (CN)

Riqualificazione del Polo Culturale delle Orfane a Mondovì Inserimento di ascensori esterni sulla facciata della corte interna

 

Progettazione preliminare e definitiva completa (opere edili, strutturali ed impianti), per l'inserimento architettonico di due ascensori sulla facciata della corte interna dell' ex-convento dei Carmelitani Scalzi, recentemente trasformato nel Polo Culturale delle Orfane a Mondovì (CN) in frazione Piazza.

 

Importo dei lavori: € 290.200,00

 

L'intervento è inserito all’interno del complesso dell'ex-collegio delle Orfane, un'imponente edificio storico di tre piano risalente al XVII secolo, progettato dall'architetto Francesco Gallo e costruito per i Carmelitani Scalzi sul versante meridionale di Mondovì Piazza, per ospitare le "orfanelle" e in tempi recenti sede del Museo della Stampa

 

La struttura e sviluppata sul tema del libro e al suo interno ospiterà tre anime fondamentali per la città e il territorio di riferimento: la Biblioteca Centro Rete del Sistema Bibliotecario Monregalese; il Fondo Storico della Biblioteca Civica; il Museo Civico della Stampa e i suoi originali laboratori.

 

Il Museo Civico della Stampa e i suoi originali laboratori verranno sistemati al piano terra dell’ edificio, in uno spazio polifunzionale e flessibile pensato per ospitare eventi culturali e per diventare luogo di aggregazione e partecipazione per tutta la cittadinanza

 

L'intervento in oggetto, a completamento del progetto, prevede l'installazione di due ascensori da posizionare in accostamento alla facciata Nord della corte interna adiacente al cortile di ingresso principale da Via Misericordia. La corte a cielo aperto, di dimensioni 4,5 x 8 m e altezza 13,5 m, è raggiungibile dopo aver percorso la galleria di ingresso e la zona di accoglienza.

 

Il progetto di inserimento è risultato molto complesso, in quanto la facciata storica modificata in una precedente fase di ristrutturazione del complesso, presentava una serie di elementi da integrare in un progetto unitario insieme al vano degli ascensori accostati e la nuova facciata verso la corte in cui questi si sarebbero integrati.

 

Al piano terreno il vano di passaggio con geometria ad arco doveva essere mantenuto per consentire sia l'accesso agli ascensori dall'interno presso lo spazio espositivo, sia il passaggio attraverso uno dei due ascensori nella corte interna principale di accesso. L'altro ascensore avrebbe avuto l'accesso solamente da quest'ultima.

 

Al piano primo ed al piano secondo erano già stati creati i due vani di sbarco attigui, demolendo il muro storico in un intervento precedente. Al piano primo era presente un rosone murato all'interno e con un serramento in ferro e vetro a disegno floreale verso la corte che doveva risultare visibile dal pubblico dalla corte interna o dagli ascensori.

 

A livello della copertura, le falde dei tetti sopra le pareti est-ovest longitudinali interferivano con le guide di movimentazione laterale degli ascensori e con i contrappesi, nonchè con facciata di tamponamento del vano. Infine gli allineamenti delle strutture in c.a. delle fosse già realizzate non erano paralleli alla facciata Nord esistente.

 

L'intuizione progettuale è stata quella di sfruttare le pareti stesse della corte interna come "vano" per i due ascensori, sui lati nord, est e ovest, aggiungendo poi una facciata vetrata trasperente di 14 m di altezza, a completare il vano verso il lato sud.

 

Per necessità normative relative agli impianti ascensore, dato che i muri esistenti sarebbero diventati parte del vano, la superficie doveva essere uniforme e nel rispetto del manufatto esistente è stato previsto un trattamento idrorepellente traspirante, con impregnante polimerico, previa pulitura e ripristino dei fori nella tessitura dei mattoni.

 

Dall'analisi della prospettiva dal centro della corte, si può constatare che la nuova facciata posizionata secondo l’allineamento derivato dalla fossa realizzata, copre per almeno 1/3 la superficie dell’intero cortile.

 

In questo senso una facciata ed una copertura trasparente del vano, consente, da un lato di non ridurre eccessivamente la luce naturale del cortile e dall’altro di leggere l’architettura esistente retrostante, in trasparenza, sia verso i muri laterali, sia verso il cielo, scorgendo poi il campanile dell'edificio storico sullo sfondo.

 

Il progetto ha previsto una facciata trasparente in lastre di vetro temprato e stratificato con sostegni a rotules per evitare l’ingombro del telaio del vetro intelaiato, montati su struttura realizzata in montanti e traversi in profili tubolari, che a parità di prestazioni strutturali, aumentano la percezione visiva di leggerezza.

 

Per quanto riguarda gli accessi al piano terra, vista la necessità di installare i quadri elettrici di manovra accanto alle porte, è stato previsto il basamento della facciata interamente metallico con finitura ad effetto Corten, dunque non trasparente, per nascondere alla vista la fossa dell’ascensore e gli impianti fissi di sollevamento e manutenzione.

 

L'accesso agli ascensori dal lato della corte è protetto da una pensilina con struttura a mensola in profili in acciaio zincato e preverniciato ad effetto Corten, vincolati ai montanti della struttura della nuova facciata e su cui sono fissate le lastre di copertura in vetro temprato e stratificato, montate sui profili con fissaggio puntuale a rotules.

 

Per i pianerottoli di sbarco ai vari piani sono state progettate delle strutture a mensola fissate al muro di testata su cui realizzare portali “a cannocchiale” rivestiti in pannelli metallici, che si inserissero nell’impianto ascensore disassato e non parallelo rispetto al muro di testata. In modo analogo è stato disegnato un portale di accesso con rivestimento metallico per integrare l'accesso all'ascensore dal piano terreno verso l'interno.

 

Tutti i rivestimenti metallici sono progettati in pannelli compositi di alluminio sp. 6 mm con verniciatura ad effetto Corten, fissati su sottostruttura di alluminio a montanti e traversi con sistema di fissaggio a rivetti a vista per le parti fisse e con viti per le parti smontabili per manutenzione.

 

Per il rosone esistene è stato previsto un restauro conservativo mediante l'analisi della tinteggiatura originaria, la sistemazione della ferramenta esistente e la sostituzione dei vetri intagliati danneggiati.

 

In copertura è stata prevista la rimozione del manto di copertura nelle falde esistenti che interferivano con la nuova architettura e la costruzione sia di un tamponamento laterale in pannelli metallici nelle parti eccedenti i fili di gronda esistenti, sia di una faldaleria di raccordo su tutti i lati. La copertura del vano è trasparente, in vetro temprato e stratificato fissato con elementi puntuali a rotules.

 

Il doppio impianto ascensore è stato previsto ad azionamento elettrico a cinghie piatte, con portata 630 kg e capienza 8 passeggeri, a 3 fermate con 4 accessi e 2 lati opposti. Le pareti di cabina opposte a quelle con l'impianto di movimentazione e pulsantiere, sono state concepite vetrate per consentire la vista in movimento dell'architettura esistenete.

 

Per la parte di illuminazione sono stati studiati i corpi illuminanti ad incasso nei portali di accesso ai vari piani dell'edificio e sono stati previsti dei faretti orientabili posizionati sulla nuova facciata per illuminare sia il vano ascensore sia la corte dell'edificio storico.

 

Disegni

IL PROGETTO IN CIFRE

290.200importo complessivo delle opere

1600 anno di realizzazione del complesso storico dell'ex collegio delle Orfane

14metri di altezza della nuova facciata vetrata per il vano dei due ascensori